Relax – Il magico mondo di Asterix

di Paola Bacchi

A leggere i fumetti di Asterix si inizia da ragazzi e si rimane poi presi per sempre. Anche perché gli autori René Goscinny e Albert Uderzo hanno dato vita a una miriade di avventure che partono dal passato, ma trovano agganci nella vita di tutti i giorni e nell’attualità. A oggi si contano più di quaranta libri.

Le storie si svolgono ai tempi dell’antica Roma, quando Cesare aveva ormai conquistato tutta la Gallia, nel piccolo villaggio denominato Armorica, delimitato da uno steccato come unica difesa. Tuttavia non proprio la Gallia intera gli era sottomessa: un solo irriducibile villaggetto toglieva il sonno all’imperatore… La storia, oltreché disegnata benissimo, diventa appassionante per i colpi di scena, per le invenzioni linguistiche e per la gioia che da’ sapere che un pugno di indifesi paesanotti riesce a tenere testa al potere.

Il piccolo entourage comprende il capo Abraracourcix che viaggia sempre in piedi su uno scudo tenuto da due portantini per non toccare mai terra, il venerabile druido Panoramix, chef ante litteram, sempre indaffarato a preparare pozioni magiche nel grande paiolo, il bardo Assurancetourix che canta accompagnato da una cetra. Alla fine delle storie si ritrova sempre su un lontano albero dove lo hanno mandato i suoi a celebrare (steccando clamorosamente) la vittoria.

I protagonisti assoluti sono Obelix amico inseparabile, dal grande pancione (no, sono solo grosso, dice) che trasporta pesanti menhir (è forzuto perché è caduto nella pozione magica da piccolo), mangia decine di cinghiali a colazione e si ritrova col suo piccolo cagnolino Idefix nelle più inverosimili avventure. Infine c’è Asterix, minuto eroe, astuto, arguto e vivace che risolve prima o poi ogni peggiore catastrofe. Invariabilmente sul loro cammino (via mare ovviamente) incontrano i pirati che dopo qualche sequenza si ritrovano stupiti e sgomenti attaccati a una zattera. In lontananza il vascello è già quasi tutto affondato…

C’è Falbalà, sinuosa giovanetta sposata a un decrepito vecchietto; il pescivendolo che da’ botte da orbi con grossi merluzzi e una miriade di altri abitatori, vestiti con bragotti, una tunichetta e un caschetto cornuto in testa.

Gli autori, per non smentire la grandeur francese, fanno fare a Cesare la parte del cretino e alla fine esce sempre scornato. Peggio va alle sue legioni, costrette ad arretrare a suon di sganassoni. Nel cinema sono stati fatti molti film prendendo spunto dai fumetti: ricordo Alain Delon anziano nella parte di Cesare che si prendeva in giro con grande ironia. Da bellissimo uomo a vecchio simpatico cialtrone. Citava ad esempio Rocco e i suoi fratelli, Borsalino. Molto divertente. Laetitia Casta ha ricoperto il ruolo dell’affascinante

Falbalà, Asterix nel tempo è stato interpretato da vari attori francesi, ma l’unico che c’è sempre sempre è Gerard Depardieu , visto che ha la corporatura quasi uguale a quella di Obelix. Credo che con quel solo personaggio sia diventato milionario.

Gli autori, che si sono ritratti nelle parti di Obelix e Asterix (vedi foto) non ci sono più.

Uderzo, il disegnatore, è deceduto per una crisi cardiaca il 24 marzo appena trascorso.

René Goscinny morì nel 1977 a 52 anni dopo aver effettuato una visita sotto sforzo. Dannata casualità. Alcune storie, in seguito, furono scritte da altri autori sulla scia già da lui tracciata.

Però rivivono ancora nelle loro simpatiche storie che fanno sorridere, che piacciono perché nell’eterna lotta fra chi è debole ed è nel giusto contro il forte prevaricatore, vince sempre il debole. Qui sempre e soltanto i buoni vincono.

 

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