Vigilanza Ecologica

Le materie di competenza

Il controllo e la vigilanza rappresentano le funzioni pregnanti della figura della Guardia Ecologica Volontaria, in virtù dei poteri di accertamento e sanzione degli illeciti amministrativi attribuiti dal meccanismo della Legge Regionale 23/89 e meglio definiti nell’atto di nomina. A differenza di altre figure di guardie giurate volontarie, operanti in ambiti più specifici, le GEV hanno competenza su di un ampio ventaglio di norme a difesa dell’ambiente nelle sue diverse componenti.

Conservazione della Biodiversità

Sorveglianza delle aree protette (Parchi e Riserve Naturali, Paesaggi Naturali e Seminaturali, Aree di Requilibio Ecologico) e degli habitat individuati come essenziali per la conservazione della biodiversItà.

Riduzione degli Inquinamenti

Contrasto dell’abbandono o deposito incontrollato di rifiuti, rispetto del regolamenti per la raccolta differenziata ed il conferimento dei rifiuti. Inquinamenti idrici e spandimenti agronomici di liquami. Inquinamento luminoso.

Foreste e cura del Territorio

Tutela del patrimonio boschivo e prevenzione del rischio idrogeologico. Regolamentazione della raccolta di funghi, tartufi e prodotti del sottobosco. Vigilanza sui comportamenti a rischio di incendio boschivo. Controllo attività estrattive.

Flora spontanea e Fauna selvatica

Tutela della specie animali e vegetali protette. Conservazione degli alberi monumentali regionali. Rispetto delle norme a tutela del verde pubblico e privato. Controllo dell’attività venatoria e della pesca. Censimenti e monitoraggi faunistici.

Animali di affezione

Rispetto delle norme a tutela del benessere animale. Controllo della popolazione canina e felina e prevenzione del randagismo. Contrasto dei reati di maltrattamento degli animali (solo se in possesso di specifica abilitazione). 

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