Editoriale

di Vincenzo Tugnoli

INSIEME CE LA FAREMO

La primavera è già sbocciata, ma solo per la natura.
Speriamo presto possa arrivare anche per tutti noi umani, permettendoci di vedere dal vivo e toccare con mano questo bellissimo mondo che ci circonda.
Proprio per non sentirci lontano dal nostro ambiente e farci ricordare il nostro ruolo di difensori della natura e del paesaggio (e di tutto il pianeta), abbiamo creato il “NUMERO SPECIALE DE IL GUFO”, questo è il secondo numero, via social perché non è possibile farvi arrivare la rivista cartacea.
Non dobbiamo “allentare la presa”, pronti a ripartire. Aspettiamo la colomba (ancora in gabbia) con il ramoscello fiorito che porti a tutti noi che siamo rinchiusi nell’Arca, la buona novella:

Si può uscire, la primavera è arrivata”.

Nel frattempo abbiamo pensato di scambiarci impressioni e informazioni sul nostro ambiente, anche se da lontano, da “prigionieri”.
O per meglio dire da “evasi” perché la vitalità che c’è in noi Gev ci porta a trovare modo di mantenere vivi i contatti con l’esterno.
Con questa pubblicazione vogliamo scambiarci momenti divertenti (utili per rompere le tristezze che i mass media ci trasmettono), ma anche informazioni legate al nostro ambiente e al mondo che ci circonda e che non è più quello che ci vedeva attori attivi nel cercare di difendere tutto quello che rappresenta natura.
Molte sono le iniziative che con l’impegno di tanti (e lo vedremo in dettaglio) e li ringraziamo, stanno sorgendo per farci sentire tutti partecipi di questo paesaggio diverso dal solito.
Proprio per mantenere vivo quel collegamento amichevole che da sempre ha unito l’impegno delle Gev, la Redazione ha voluto aprire questa pagina, ad
iniziare da come alcuni di noi hanno e stanno vivendo questi momenti “tristi”, ma che tali non devono essere, come ci ricordano i molteplici disegni che i ragazzi hanno preparato e che sono esposti in tantissimi balconi o finestre.
Da quell’ARCOBALENO che simboleggia la fine di una tempesta e dalla fiduciosa frase “ANDRA’ TUTTO BENE” che deve accompagnare il nostro isolamento e il futuro.

 

Dietro e dentro questi balconi come si vive? Diffusa è la Resistenza di comunità (almeno così viene definita) o flsh mob o social street (termini più difficili), cioè il ritrovarsi nelle rispettive terrazze a cantare tutti insieme,spronati dalla musica che i più organizzati ci passano,sia essa da radio che da strumenti suonati dal vivo,come per esempio avviene fin dai primi giorni vicino a casa mia,una tromba,una fisarmonica a bocca e una chitarra elettrica. E pensare che fino a ieri magari non ci si conosceva tutti,ma alle 18 e alle 21 (quest’ultima con le luci delle pile) tutti puntuali ad affacciarsi per cantare ed applaudire in segno di fiducia (pensate siamo 22 famiglie che si a affacciano in questa piazzetta). E per sdrammatizzare ancor più questi momenti, anche tombole e altri giochi,sempre rigorosamente dai balconi. Particolarmente toccanti ed attuali,le parole della canzone Italia di Reitano “..anche quando si è un po’ stanchi non ci si arrende per un se… questa canzone io la canto a te Italia...”: alla fine di ogni evento, a ricordarci il nostro spirito patriottico ecco riecheggiare l’Inno di Mameli, uno stimolo ad avere fiducia che tutto andrà bene,come hanno scritto i ragazzi. La buona notte viene scandita,dopo canzoni di gruppo, dalla tromba del “Silenzio”.

                     Insieme ci si sente meglio! Fatelo anche nelle vostre comunità di strada.

 

Questa vicinanza fra più persone,anche se a distanza come da disposizioni,fa sentire tutti meno soli e capire, ora più che mai, che insieme si possono superare i momenti difficili,almeno dal punto di vista psicologico, perché su quello clinico ci sta aiutando egregiamente il personale sanitario. Non abbiamo potuto vedere il Carnevale,consoliamoci con questa foto (anche se di qualche anno fa).

LA LUCE DEGLI OCCHI Dalle nostre case l’unico orizzonte che si può vedere è quello delle finestre e dei balconi. Fortuna che da queste risplendono gli arcobaleni disegnati su cartelloni e teli, e che danno un po’ di colore che associato a quel poco di verde che spunta fra un palazzo e l’altro rincuora lo spirito avvilito di chi deve restare fra quattro mura. Gli occhi si illuminano di una luce diversa che ci fa vedere meglio il mondo che ci circonda, ad iniziare dalle persone per poi ammirare le bellezze della natura con quella potenza che fino a ieri avevamo visto con occhi diversi, da padroni, mentre oggi ci sentiamo più sudditi. In questi giorni di ansia e preoccupazione dovremmo riuscire a pulire i nostri occhi dall’isteria e dalla frenesia di primeggiare su tutto, natura compresa. Ci permetterebbe di vedere i vicini,le case,il verde,gli animali e il cielo con occhi nuovi. Per mancanza di scarichi industriali l’acqua dei fiumi è pulita,addirittura con un colore che si avvicina all’azzurro,almeno così dicono e scrivono i mass media,ma c’è da crederci. Anche qui gli animali si riprendono i loro spazi indisturbati. E’ bellissimo! C’è voluta la crisi più grande dal Dopoguerra per accorgerci che l’Italia,pur rappresentando lo 0,5% del pianeta, ha il 70% del patrimonio artistico mondiale con paesaggi da tutti invidiati, siamo il Paese con più biodiversità al mondo con 7.000 specie vegetali (1.200 vitigni autoctoni,533 di olivi,1.40 di grano duro), 5.800 di animali. Tutto ciò che fino a poco tempo fa sembrava importantissimo,oggi mi appare più frivolo, in secondo piano rispetto ad altre priorità scoperte solo ora. Certamente non è così per quei “furbetti”,che poi tali non sono perché non capiscono  i danni che stanno arrecando alle persone (figuriamoci se si rendono conto di quelli che si arrecano all’ambiente) che girano tranquillamente. E proprio questi (sono molti anche se solo una parte viene presa) sono l’esempio “di ognuno pensa solo a se stesso” e se ne frega degli altri,figuriamoci della natura. Ma non è mai troppo tardi:si può ritornare padroni delle nostre scelte e del nostro mondo, impegnandoci per salvarlo e conservarlo sempre più E’ troppo importante. Oggi lo abbiamo scoperto in modo coercitivo,ma basta volerlo !!!

Abbandoniamo quell’egoismo che c’è stato in noi,o perlomeno in tanti, fino a ieri e pensiamo a chi ci sta vicino,persone e ambiente!

 Quando sarà passata questa emergenza e tornerà la normalità (speriamo presto,anche se con molte limitazioni) noi Gev saremo al fianco dei cittadini per salvaguardare l’ambiente. Ognuno di noi metterà a disposizione le proprie competenze (come il solista delle Frecce Tricolori), da condividere poi con il gruppo nell’interesse di tutti. Ora più che mai vale il detto

 

L’UNIONE FA LA FORZA

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